PORTO MANTOVANO. Accessi riorganizzati. Utilizzo di luoghi e spazi di solito destinati alla cittadinanza. Interventi di edilizia “leggera” per rendere più funzionali le aule.
Il 14 settembre è dietro l’angolo e per la riapertura delle scuole l’imperativo categorico è la sicurezza. Senza calpestare le relazioni, fondamentali per la crescita dei ragazzi.
Si sono trovati in piena sintonia Davide Bollani, assessore alle politiche scolastiche di Porto Mantovano e la dirigente scolastica Monica Maccarrone, che stanno mettendo a punto il piano di riorganizzazione del servizio scolastico. E se la collaborazione tra Comune e istituto comprensivo non è una novità, in questo periodo di mancanza di certezze sul possibile sviluppo dell’emergenza sanitaria, il lavoro di squadra è quanto mai fondamentale.
«Con il coinvolgimento attivo delle varie rappresentanze della comunità scolastica si sta procedendo all’adeguamento e alla valorizzazione degli spazi già presenti a scuola anche con interventi finalizzati a creare spazi supplementari sia all’interno che all’esterno dei vari plessi - spiega la dirigente - Particolare cura ed attenzione è stata data anche ad una razionale pianificazione degli acquisti da fare: arredi per ridefinire il layout delle sezioni, aule e spazi in generale; Dpi e prodotti di igiene degli ambienti; apposita segnaletica; dispositivi digitali e di connettività; attrezzature per l’adeguamento di aule e laboratori». Un intervento che interessa 9 plessi scolastici, cioè le 4 scuole dell’infanzia, le 4 primarie e la secondaria di primo grado.
«Come ente locale - aggiunge l’assessore Bollani - abbiamo partecipato al bando Pon per interventi in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e stiamo inoltre destinando risorse proprie dell’ente per quello che non rientra nel Pon»
Incontri tra la dirigenza scolastica e l’amministrazione comunale si sono alternati a sopralluoghi quotidiani negli edifici: planimetrie in mano, in tempi strettissimi, gli spazi scolastici sono stati passati al setaccio per riconfigurarli in modo da rispettare i parametri di capienza e di sicurezza richiesti dalle normative per il Covid.
«Plesso per plesso stiamo ora ragionando sull’organizzazione degli accessi - continua la Maccarrone - alcune scuole hanno già due in gressi nei quali costruiremo le entrate e le uscite e utilizzeremo i cortili come spazi per evitare gli assembramenti».
Da riorganizzare, insieme agli uffici comunali, i servizi come la mensa, e il pre e post scuola.
A questo proposito, si sta pensando di coinvolgere spazi esterni alle scuole, come la sala civica di piazza della Pace e il Drasso Park, dove potrebbero svolgersi attività didattiche di laboratorio o anche la mensa, «anche se questo comporterà problemi di spostamento dei ragazzi, per cui serviranno più insegnanti» precisa Bollani.
«È stato un lavoro impegnativo, che ha coinvolto molte persone - commentano entrambi - e che tornerà sicuramente utile anche in ottica post-emergenza, perché ci ha permesso di valutare ancora meglio tutte le opportunità di spazi ed esperienze che sono a disposizione della scuola, e che dovremo essere bravi a migliorare e valorizzare. Un lavoro che ci permetterà di riaprire la scuola, in presenza, garantendo non solo le misure di sicurezza ma soprattutto mantenendo inalterata, e di questo siamo particolarmente orgogliosi, l’offerta formativa per ragazzi e famiglie». Infine, sottolineano, sono allo studio specifiche azioni di raccordo con le aziende del trasporto pubblico locale e con i dipartimenti di prevenzione dell’azienda sanitaria locale.
