Un intervento scelto dal Comune di Empoli per rendere fruibile la ciclopista dell’Arno. Disagi per residenti e commercianti
EMPOLI. Nuova scuola ma soprattutto lo stato dei lavori al ponte di Marcignana: saranno questi i temi su cui verterà un incontro, ancora poco pubblicizzato, in programma questo mercoledì alle 18 al circolo Arci della frazione a cui prenderà parte anche il sindaco di Empoli, Brenda Barnini. Nel paese c’è ancora amarezza per la nuova chiusura del viadotto che era già rimasto interdetto al traffico per quasi un anno, oggetto di interventi statici da parte della Città Metropolitana. Lo step attualmente in corso non ha niente a che rivedere con i lavori precedenti. Si tratta, infatti, di un’opera la cui responsabilità è del Comune di Empoli, perché interessa la realizzazione della ciclopista dell’Arno. L’unico modo per proseguirla, infatti, era quello di creare un sottopasso nella rampa lato Marcignana e per farlo era necessaria una chiusura per 45 giorni lavorativi, iniziati il 6 luglio scorso, la cui scadenza è a fine agosto.
Ieri, primo sabato del mese, gli operai erano all’opera per cercare di portare a termine i lavori entro la scadenza. Il cantiere, a cui si può accedere solo dalla parte dell’argine provenendo da Pagnana, alla vista sembra comunque a un buon punto: lo scavo del sottopasso e l’involucro in cemento armato sono già posati e adesso gli operai stanno lavorando per ripristinare il sovrastante manto stradale della strada provinciale Pisana per Fucecchio. Da Marcignana la visuale è completamente oscurata, anche perché questa operazione ha costretto alla chiusura totale del ponte che va a Bassa di Cerreto Guidi, persino per i pedoni. Il sottopasso rientra nel primo stralcio della ciclopista Empoli-Montelupo che ha richiesto un impegno economico di 150mila euro per il Comune e di un milione e 75mila euro della Regione. Nella frazione, mentre gli operai lavorano sotto il sole cocente, residenti e commercianti hanno poca voglia di parlare e rischiano di ripetersi: un anno quasi di ponte chiuso, il lockdown e altri due mesi di blocco del traffico sono degli schiaffoni su cui ogni ulteriore considerazione diventa superflua.
C’è però un interrogativo che resta: dato che il contratto per i lavori della pista fu siglato il 9 agosto dello scorso anno, non sarebbe stato possibile anticipare la realizzazione del tunnel quando era già attiva la chiusura attivata da Metrocittà? Questo uno dei quesiti su cui il sindaco sarà probabilmente chiamato a rispondere tra tre giorni, anche se nella nota stampa di un mese fa si ribadiva la scelta di fare i lavori adesso per via della riduzione in questo periodo del transito. C’è però una speranza: quella che i tempi di riapertura possano essere anticipati. Conferme ufficiali ancora non ci sono, ma da via Giuseppe Del Papa trapelano cauti segnali di fiducia. Non resta che incrociare dunque le dita, sperando che almeno per un bel pezzo la viabilità tra Marcignana e Bassa torni regolare. –