MASER. Un focolaio di Covid-19 a Maser. È stato scoperto mercoledì. Ricoverata in ospedale a Montebelluna una coppia di anziani affetti da coronavirus. Risultati poi positivi al tampone le due badanti, due figlie e due nipoti della coppia. In tutto quindi sono risultati contagiati in otto in quel focolaio di una abitazione del piccolo Comune trevigiano. Ora si procederà ad individuare coloro che hanno avuto contatti con i sei positivi asintomatici per mappare il contagio e contenerlo.
L'allarme è scattato mercoledì pomeriggio, quando il medico di base è andato a casa dei due anziani: 90 anni lei, 85 lui. La donna era caduta ed aveva riportato una contusione alla testa. Era una contusione di poco conto, ma il medico si è accorto che il marito respirava a fatica. Gli ha misurato l'ossigeno nel sangue, ha verificato che era a livelli molto bassi e quindi ha fatto intervenire l'ambulanza per il ricovero.
E una volta in ospedale, e fatto il tampone, è risultato che era stato contagiato dal Covid. A quel punto per lui è scattato il ricovero in medicina d'urgenza. Nella notte stessa sorte per la moglie: la badante ha visto che le era salita la febbre, ha telefonato ad una delle figlie per avvertirla che la madre stava male, è stata chiamata l'ambulanza, sono arrivati i sanitari bardati di tutto punto per l'emergenza coronavirus e all'una di notte anche la novantenne è stata ricoverata nello stesso reparto del marito: anche lei è risultata contagiata.
A quel punto è scattato il protocollo per verificare i contatti che i due anziani avevano avuto nei 14 giorni precedenti: le due badanti, i parenti, il personale del Siad che assisteva l'anziano, impossibilitato a muoversi. 12 persone in tutto che subito sono state sottoposte a tampone e messe in isolamento fiduciario in attesa dei risultati. Che sono arrivati ieri: sei di loro sono risultate positive anche se non presentavano sintomi, per la precisione le due badanti della coppia, due loro figlie che abitano in Comuni vicini, due nipoti.
E ci si è chiesti da dove possa essere arrivato il contagio nell'abitazione di Maser. I due anziani, per le loro condizioni, non si muovevano mai da casa, quindi non potevano aver contratto il virus all'esterno. Doveva essere arrivato da fuori. Dalla badante che avevano da anni? Dalla nuova badante arrivata da una decina di giorni? Dai parenti che andavano a trovare i due anziani? Dal personale di assistenza che quotidianamente andava a fare le medicazioni all'uomo?
I sospetti maggiori si appuntano sulle badanti, entrambe provenienti dall'Est Europa ed entrambe risultate positive al coronavirus, ma certezze non ce ne sono, perchè positive anche se asintomatiche sono risultate pure due figlie e due nipoti. In pratica la metà delle persone che negli ultimi 14 giorni avevano frequentato quella casa sono risultate positive al tampone del Covid. E a tutte e sei è stato ora chiesto dall'Usl 2 di fare l'elenco delle persone con cui hanno avuto contatti nei 14 giorni precedenti, in modo da chiamarle a fare il tampone.
«Purtroppo è emersa questa situazione che ci fa capire che non siamo ancora fuori dall'emergenza», dice la sindaca di Maser, Claudia Benedos, «Bisogna continuare ad essere prudenti, rispettare il distanziamento sociale e fare uso delle mascherine se non vogliamo tornare indietro. È un invito che rivolgo soprattutto ai giovani».
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