La prossima settimana potrebbe risultare decisiva per il varo del nuovo calendario F1 2020 ufficiale. Proseguono alacremente i dialoghi tra la FIA ed i Governi: il nodo principale resta legato alle quarantene obbligatorie cui sono soggetti i viaggiatori che entrano in determinati Stati e, in proposito, si sta cercando la via della deroga. Peraltro alcuni Paesi hanno già annunciato di non voler ospitare un Gran Premio a porte chiuse: se l’Olanda, per questo motivo, ha già dato appuntamento al 2021, anche Singapore ha reso noto che non è pensabile una gara senza pubblico.
Al momento il calendario appare ormai ben delineato sino al mese di settembre, dopodiché le settimane successive rappresentano un vero e proprio rebus di difficile risoluzione. Si attende solo la sospirata ufficialità per l’inizio del Mondiale presso l’A1 Ring di Zeltweg: il Governo austriaco è infatti orientato a garantire l’approvazione alla disputa di due GP il 5 e 12 luglio, ovviamente a porte chiuse. Nei piani originari si sarebbe poi dovuti volare in Gran Bretagna, dove tuttavia vige ancora la quarantena obbligatoria per chi approda nell’isola d’Oltremanica. Per questo sarà l’Ungheria ad ospitare un GP il 19 luglio: viene considerata la soluzione logistica migliore, perché Budapest dista solo 400 km da Zeltweg, dunque è raggiungibile senza dover effettuare spostamenti in aereo.
Dopo due settimane di sosta, quelle che eventualmente consentirebbero di esaurire la quarantena, ecco due appuntamenti di seguito in Gran Bretagna, con Silverstone teatro delle gare del 2 e 9 agosto. Se tutto filerà per il verso giusto, nei giorni di Ferragosto si svolgerà una competizione anche a Barcellona, in Spagna. Come annunciato dal governo belga, il GP di Spa si terrà a porte chiuse nella data originariamente prevista del 30 agosto. Una settimana dopo toccherà invece a Monza ospitare il GP d’Italia (con un accesso limitato al pubblico?): al momento va risolto il problema della concomitanza con il GP di Misano di MotoGP.
Le certezze finiscono qui. Detto che il circuito di Hockenheim, in caso di necessità, si è detto disponibile a rimpiazzare una delle gare sopracitate o previste nel resto del mondo, appare ancora un vero e proprio marasma il calendario 2020 di F1 da metà settembre in avanti. Sia Sochi sia Singapore vorrebbero rendere possibile la partecipazione dei tifosi, così come le altre gare programmate in Asia. Resta ancora troppo grave invece la situazione sanitaria negli Stati Uniti ed in Brasile per poter abbozzare un piano di organizzazione di un Gran Premio. Esistono però ottime possibilità che il Mondiale termini con due gare tra Bahrein ed Abu Dhabi, come rivela la Gazzetta dello Sport, probabilmente precedute dai GP di Cina e Giappone. Resta inoltre da capire se l’inizio del Campionato verrà preceduto da qualche giorno di test.
Qualora la bozza di calendario venisse confermata, si profilerebbe una ghiotta occasione per Max Verstappen. La Red Bull storicamente ama i circuiti di Zeltweg e Budapest, dunque non è escluso che il pilota olandese, dotato di una macchina che aveva destato un’ottima impressione nei test pre-stagionali, possa sin da subito mettere pressione al campione del mondo in carica Lewis Hamilton (Mercedes). Resta invece una grande incognita la Ferrari: tanti i dubbi aerodinamici che si addensano sulla SF1000, anche se la monoposto che verrà messa in pista in Austria potrà fregiarsi di una power-unit più potente.
5 luglio: GP Austria
12 luglio: GP Austria 2
19 luglio: GP Ungheria
2 agosto: GP Gran Bretagna
9 agosto: GP Gran Bretagna 2
16 agosto: GP Spagna
30 agosto: GP Belgio
6 settembre: GP Italia Monza
Da definire le date e le gare successive.
federico.militello@oasport.it
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