La nona frazione del Tour de l’Avenir, la Villarogier-Tignes di soli 67.2 km, presenta le salite di Côte des Chapelles, Côte de Montevalezan e Côte de Montalbert prima dell’ascesa finale di 8 km al 5% pendenza media che porta sino a quota 2093 metri dell’arrivo savoiardo.
La fuga si forma attorno al km 8 e vede la presenza di Petr Kelemen (Centre Mondial du Cyclisme), Samuele Battistella (Italia), Jim Brown (Gran Bretagna), Morten Hulgaard (Danimarca), Mathieu Burgaudeau, Aurélien Doleatto e Simon Guglielmi (Francia), Stefan Bissegger (Svizzera), Jon Agirre e Iñigo Elosegui (Spagna), Aljaz Jarc (Slovenia), Félix Gall e Patrick Gamper (Austria), Attila Valter (Ungheria) e Nickolas Zukowsky (Canada).
Sulla Côte des Chapelles, salita che termina al km 21, il drappello di testa si seleziona e rimangono solo in sei, ossia Battistella, Hulgaard, Bissegger, Agirre, Elosegui e Valter, che scollinano con 1’55” sul plotone tirato dalla Norvegia. Il ritmo nel gruppetto di testa è valido anche sul gpm della Côte de Montevalezan, dove Hulgaard perde immediatamente contatto; dietro i norvegesi non si adagiano ma, nonostante un buon passo, tentano l’attacco il colombiano Juan Diego Alba e il francese Nicolas Prodhomme, che però non vanno da nessuna parte.
La rampa immediatamente seguente, la Côte de Montalbert (3.1 km al 10.1%) ribalta la situazione: sul ritmo di Bissegger, ai 21 km dalla fine cede Samuele Battistella, imitato poco dopo da Agirre. E anche dietro c’è movimento: già nelle prime rampe attacca il francese Clément Champoussin, a cui nessuno riesce a controbattere.
Il plotone della maglia gialla è ridotto ai minimi termini: oltre a Tobias Foss e al fedelissimo gregario Torjus Sleen, sono presenti solamente l’italiano Giovanni Aleotti, il tedesco Georg Zimmermann, il belga Ilan Van Wilder, l’australiano Alexander Evans e il neerlandese Lars van den Berg; mancano, dunque, il secondo in classifica, lo statunitense Jorgenson, il settimo, il belga Vansevenant, il nono, lo spagnolo Berrade, e il decimo, il lussemburghese Ries.
Al gpm al km 48.1 Bissegger passa con pochi metri su Agirre e Valter e con circa 25″ su Battistella; il gruppo passa dopo 1’30” e ha nel mirino Champoussin, ripreso subito dopo il transito dal gruppo Foss. Nell’immediato risciacquo l’elvetico viene prima ripreso e poi staccato definitivamente dal duo Agirre-Valter, più bravi a gestirsi rispetto al rivale; il gruppo dei migliori, che riassorbe Battistella e Bissegger, il quale subito si stacca, entra negli ultimi 10 km con 1’15” dai recuperare sui due.
A 7 km dalla fine Attila Valter accelera facendo la differenza e staccando Agirre; poco più tardi in gruppo, a 6 km dall’arrivo, finisce il lavoro dello strepitoso Sleen, lasciando Foss a dettare il passo. Il passo del prossimo atleta del Team Jumbo-Visma è sostenuto e subito si staccano Battistella, Champoussin e Van den Berg; la maglia pois Aleotti fa fatica ma è bravo a resistere sempre. A 4 km ingenuità del primo anno Van Wilder che si volta un attimo, incocciando con la ruota posteriore su Aleotti: il belga cade sul prato, fortunatamente senza conseguenze e ripartendo subito, rientrano senza fatica sui tre avversari.
Pur se affaticato, Valter continua la sua marcia ma a giocare contro le sue possibilità ci pensa ai meno 2.5 km Tobias Foss: il norvegese attacca e l’unico che lo tiene è Zimmermann. I due vanno subito a riprendere e a staccare l’inframezzato Agirre, mentre Aleotti e Van Wilder devono andare su del proprio passo; Foss è scatenato e stacca, prima di entrare nell’ultimo km, Zimmermann; prova anche ad andare in caccia del successo di giornata, ma non ce la fa.
Va a vincere l’ungherese Attila Valter, nonostante imbocchi per errore la deviazione ammiraglie; il suo margine, però, è di assoluta sicurezza e gli consente di andare a cogliere un prestigioso successo. Seconda piazza a 14″ per il norvegese Tobias Foss, terza a 31″ per Georg Zimmermann e quarta a 44″ per un bravissimo Giovanni Aleotti. Seguono Ilan Van Wilder a 1’10”, Jon Agirre a 1’26”, Lars van den Berg a 1’35”, Samuele Battistella a 1’40”, Clément Champoussin a 2’14” e Stefan Bissegger a 2’59”.
In classifica Tobias Foss incrementa ulteriormente il vantaggio, ipotecando di fatto il successo. Complice la crisi dello statunitense Jorgenson, Giovanni Aleotti sale al secondo posto a 1’10” e pare abbastanza sicuro di poter conservare il podio finale, dato che Ilan Van Wilder è terzo a 2’33” e Clément Champoussin è quarto a 2’58”. Sale per altro al quinto posto a 3’46” Samuele Battistella.
Domani la chiusura del Tour de l’Avenir con la Saint Colomban des Villards-Le Corbier di 78.1 km. Non c’è praticamente un metro di pianura: inizio in discesa ma già al km 10 si sale verso il Col de Glandon, 9.5 km all’8.1% a cui segue il breve prolungamento sino al Col de la Croix de Fer. Veloce discesa e poi si risale sul Col du Mollard (4.7 km all’8%); da lì 20 km di declivio sino a Saint Jean de Maurienne dove inizia l’asperità conclusiva alquanto irregolare, lunga 18.8 km al 4.7%.
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