È morto a 83 anni Carlo delle Piane, attore di lungo corso, figura iconica del cinema italiano con una carriera durata 70 anni e iniziata nel 1948, a 12 anni, quando interpretò Garoffi nel film Cuore, dal romanzo di De Amicis, diretto a quattro mani da Vittorio De Sica e Duilio Coletti.
Nato a Roma nel 1936, in carriera ha lavorato, fra gli altri, con Totò, Eduardo De Filippo, Alberto Sordi, Roman Polański, Vittorio De Sica, Vittorio Gassmann, Steno, Mario Monicelli, Sergio Corbucci, Aldo Fabrizi e Pupi Avati. Proprio con quest’ultimo, cui lo ha legato una forte amicizia, ha girato una quindicina degli oltre cento titoli interpretati.
Due anni dopo l’esordio, nel 1950, delle Piane recitò in Domani è troppo tardi, del regista francese Léonide Moguy, suo secondo film a soli 14 anni. Ancora giovanissimo, nel 1951, fu scelto da Steno e Mario Monicelli per affiancare Aldo Fabrizi e Totò in Guardie e ladri, mentre nel 1954 avrà un ruolo nel film cult con Alberto Sordi, Un Americano a Roma, dove interpreta Romolo Pellacchioni detto Cicalone, l’amico di Nando Mericoni.
La sua carriera continuò con successo fino al 1973, quando subì uno stop a causa di un grave incidente automobilistico a causa del quale rimase in coma per un mese. Il ritorno davanti alla cinepresa avvenne grazie all’incontro con Pupi Avati che lo scelse per il film Tutti defunti… tranne i morti, che lo portò a interpretare anche ruoli drammatici. Una collaborazione, quella con Avati, che durò molti anni e per molti altri film.
Tra i premi ricevuti, due Nastro d’argento per Una gita scolastica e Festa di laurea e tre Globo d’oro sempre per Una gita scolastica, Condominio e Chi salverà le rose?
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