Il n.1 del mondo Novak Djokovic si proietta alla semifinale del Masters 1000 di Cincinnati (Stati Uniti) con convinzione. Il successo contro Lucas Pouille nei quarti di finale per 7-6 6-1 è stato assai convincente e ha permesso a Nole di ottenere il 65esimo penultimo atto in carriera di un 1000 (il settimo in Ohio).
Tuttavia un’ombra c’è e riguarda le condizioni fisiche del campione serbo. Dopo il suo successo, Djokovic ha confessato di aver avuto problemi al gomito, mentre serviva: “Sentivo rigidità. Sono contento di aver terminato la partita ma il dolore c’è. Spero per il match contro Medvedev di non avere difficoltà“, le sue parole. Non è certo una novità una criticità di questo genere, guardando al passato del n.1 ATP. Il 16 volte vincitore dei Major si era sottoposto a un intervento chirurgico dopo il torneo di Wimbledon 2017, che lo aveva costretto a stare 5 mesi lontano dal campo. Poi il ritorno negli Australian Open 2018 e una nuova operazione a fine gennaio, che l’ha portato a tornare definitivamente a marzo dell’anno passato, da numero 12 del ranking. Un infortunio che ha obbligato, inoltre, Nole a modificare il proprio movimento in battuta.
C’è dunque un po’ di preoccupazione per il tennista nativo di Belgrado, che dovrà affrontare il citato Daniil Medvedev (n.8 del mondo), particolarmente temibile viste le finali raggiunte a Washington (Stati Uniti) e nella Rogers Cup.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: lev radin / Shutterstock
