La Coppa del Mondo di nuoto 2019 chiude i battenti, almeno per il momento. Si riprenderà a Budapest (Ungheria) nel mese di ottobre. Nell’ultima giornata di gare a Singapore i risultati degni di questo nome non sono certo mancati e vale la pena analizzare gli spunti più interessanti.
Partiamo dal lituano Danas Rapsys. Nei 200 stile libero l’atleta dell’Est ha ancora il dente avvelenato per la squalifica nella finale mondiale a Gwangju (Corea del Sud). Un urlo strozzato in gola per lui dopo quell’oro sfuggito di mano, che quest’oggi ha migliorato per la terza volta il record della manifestazione, siglando il nuovo primato nazionale e soprattutto portandosi in sesta posizione nella graduatoria di tutti i tempi della specialità: il tempo di 1’44″38 è stato la perla del day-3 e ha permesso al lituano di prendersi una piccola rivincita per quanto accaduto. Alle sue spalle si son classificati l’australiano Thomas Fraser-Holmes (1’48″69) e il cinese Cao Jiwen (1’50″58). Sul versante femminile, colpisce l’attenzione Katinka Hosszu che si conferma regina dei misti, aggiudicandosi la prova dei 200 metri con il crono di 2’08″63, a precedere la connazionale Zsuzsanna Jakabos (2’13″64) e la russa Vitalina Simonova (2’18″43).
Nei 100 stile libero donne l’australiana Michelle Coleman tocca per prima in 53″63, mentre la giamaicana Alia Atkinson (30″31) fa suoi i 50 rana. In evidenza poi l’americano Michael Andrew: lo statunitense si è imposto nei 50 farfalla con il crono di 23″07, a precedere l’ungherese Szebasztian Szabo (23″14) e il bielorusso Yauhen Tsurkin (23″74), ed è secondo nei 100 dorso (54″29), dove si è inchinato a un altro grande interprete della competizione, l’australiano Mitchell Larkin (53″43), precedendo però l’altro aussie Tristan Jason Hollard (54″93).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: lev radin / Shutterstock
