Marco Belinelli, unico azzurro nel gruppo agli ordini del CT della Nazionale italiana di basket, Romeo Sacchetti, ad aver già preso parte ad un Mondiale, rilascia una lunga intervista a “La Gazzetta dello Sport“, nella quale parla degli aspetti da migliorare in vista della rassega iridata che si giocherà in Cina.
Nel power ranking della FIBA l’Italia è 11ma sulle 32 che giocheranno la rassegna iridata: “L’ho visto sul loro profilo Instagram, ho fatto immediatamente lo screenshot. Non siamo nelle prime 10, voglio tenermelo nel telefono come motivazione. E questo torneo (dell’Acropolis, iniziato ieri) deve dirci a che punto siamo contro le più forti in circolazione“.
L’Italia però per ammissione dello stesso Belinelli deve ancora maturare: “Dobbiamo cercare di crescere come squadra, giocare meglio in attacco, aiutarci di più in difesa, conoscerci meglio in alcune chiamate. Ma la cosa che dobbiamo assolutamente fare, per come siamo costruiti, è aiutare tutti a rimbalzo: sarà fondamentale, tanto quanto correre“.
La ricetta di Belinelli per migliorare in vista della rassegna iridata: “Dobbiamo correre, preoccuparci di fare canestri facili in transizione e da tre punti. Soprattutto, dobbiamo aiutare tutti a rimbalzo. In squadra non abbiamo giocatori di altezza e stazza sotto canestro. Noi dobbiamo dare tutti una mano, e non sarà facile“.
Gli azzurri devono diventare squadra: “Essere un buon gruppo è importante, ma poi devi passare alla prova del campo. Devi trasformare quell’intesa in cercare di fare il meglio possibile perché vengano le giocate, nell’essere certi che si difenda tutti insieme, che ci sia sacrificio. Ma penso che tutto questo possa succedere“.
roberto.santangelo@oasport.it
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Credit: Ciamillo
