La mossa di Matteo Salvini di dire sì al taglio dei parlamentari pare aver rallentato ma non fermato le trattative per la formazione di un governo Pd-M5S.I più attivi per la realizzazione di un "esecutivo di lungo respiro" sono l'ex ministro Dario Franceschini e il capogruppo dem al Senato Luigi Zanda. E, come rivela il quotidiano La Verità, circolano già i nomi dei possibili ministri. Il M5S dovrebbe tenere tutti i ministri che Salvini voleva far fuori: Elisabetta Trenta, Giovanni Tria e Alfonso Bonafede. Dentro anche Enzo Moavero Milanesi, sostenuto dal Quirinale e spazio ai 'movimentisti' alla Alessandro Di Battista e agli uomini di Roberto Fico. I democratici avrebbero però posto il veto su Luigi Di Maio, ma non su Giuseppe Conte verso il quale persino Matteo Renzi non ha infierito. I pentastellati, invece, avrebbe posto il veto proprio sull'ex premier, oltre che ovviamente su Maria Elena Boschi e Luca Lotti mentre Roberto Giachetti potrebbe essere l'unico nome spendibile per i renziani.Nessun problema, anzi un caloroso ben venuto riceverebbero sia Marco Minniti sia Goffredo Bettini, ideatore di questa soluzione, approvata sia da Zingaretti sia da Renzi. Solo il tempo che ci separa da qui al 20 agosto potrà illuminarci sulle reali possibilità di un governo Pd-M5S che dovrebbe durare per tutta la legislatura o, perlomeno, fino all'elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Se son rose fioriranno, altrimenti si voterà.