L’obiettivo è uno solo. Quello di arrivare negli Stati Uniti in tempo per partecipare alla conferenza Cop25 in programma il 23 settembre a New York: si tratta della conferenza generale delle Nazioni Unite sul clima. E Greta Thunberg vuole arrivare nella Grande Mela con l’impatto minore possibile di questo suo viaggio sul cambiamento climatico. Ecco perché ha deciso di intraprendere la traversata dell’Oceano Atlantico in barca a vela, dalla cittadina britannica di Plymouth fino a New York.
Greta Thunberg dovrebbe affrontare il viaggio in dieci giorni: questo è il tempo stimato per raggiungere la megalopoli americana dalla Gran Bretagna. L’imbarcazione che utilizzerà Greta Thunberg è un mezzo di trasporto rodato, che ha affrontato diverse traversate fino a questo momento. Si tratta della barca a vela Malizia, che ha anche gareggiato in alcune regate, capitanata dal marinaio tedesco Boris Herrmann e da Pierre Casiraghi di Monaco.
Sulla barca, però, non possono esserci i comfort a cui potrebbe essere abituata una ragazzina di 16 anni. Il primo problema? Greta Thunberg non avrà a disposizione un bagno: sarà un secchio a fare da wc. Ovviamente, per recuperare spazio – il ponte della barca a vela è stretto e non c’è posto per bagagli ingombranti -, Greta dovrà portare con sé soltanto lo stretto necessario. E anche i viveri saranno soltanto liofilizzati, proprio per ridurre al massimo i volumi.
Insomma, il viaggio di Greta Thunberg verso gli Stati Uniti non sarà affatto una passeggiata di piacere. Ma la sedicenne attivista contro il cambiamento climatico non si farà intimorire: «Devo portare un messaggio e devo darlo nella maniera migliore – ha detto Greta al momento della partenza -. Avrò qualche difficoltà? Pazienza, sarà solo per dieci giorni».
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