“Nel mio piccolo questa vittoria è tutta per te amico mio. Con un sorriso voglio credere che sia stato tu a farmi vincere”
La 18esima edizione dei Mondiali Master FINA in corso Gwangju (Corea del Sud), non stanno regalando solo tanti successi e medaglie per gli atleti italiani ma anche successi dal punto di vista emotivo, proprio come quello che ci ha regalato Giacomo Rigon.
L’atleta veneto, classe 1993, categoria Master25 della Aquapolis, si allena nella piscina di Bassano Del Grappa. Ha preso parte ai mondiali in corea dove finora ha conquistato un argento nella 3 km open water con 40’38″5 mentre in vasca un quinto posto negli 800 stile libero con 9’11”96 e un oro che gli ha regalato il titolo mondiale nei 400 misti con 4’52″27.
Proprio quest’ultima gara, che l’ha visto salire sul gradino più alto del podio, ha portato il veneto a dedicare la vittoria al campione della nazionale Mattia Dall’Aglio, scomparso prematuramente il 6 agosto 2017 all’età di 24 anni, a causa di un malore che si è manifestato durante una seduta di palestra.
Originario di Montecchio ma residente a Reggio Emilia, nel nuoto che conta aveva collezionato diverse presenze in nazionale Azzurra prendendo parte inoltre alle Universiadi di Gwangju 2015, dove arrivò quarto con la 4×100 stile libero, disputando anche le semifinali dei 100 stile libero. La stessa cittadina coreana che quattro anni più tardi ha regalato la medaglia d’oro mondiale a Giacomo.
“Nel mio piccolo questa è tutta per te amico mio – racconta Giacomo Rigon – me l’hai fatta vincere te da lassù. Molte sono le coincidenze: proprio in questa piscina hai gareggiato alle Universiadi nel 2015, qui a Gwanjiu in Korea, chilometri e chilometri di distanza. Ed eccomi qui dopo 4 anni a vincere un’oro. Quel pensiero fisso a fine gara che mi riconduce a te. Con un sorriso voglio credere che sia stato tu a farmi vincere. Come dice la tua famiglia: anche oggi hai vinto tu!”
Giacomo racconta il momento in cui ha incontrato Mattia e di come pian piano sia diventato per lui un punto di riferimento non solo nel nuoto ma anche nella vita.
“Ho nuotato per il gruppo sportivo dei vigili del fuoco di Modena e li ci siamo conosciuti. Avevo 17anni, sono rimasto in squadra con lui per un anno. Era un punto di riferimento per me perché eravamo entrambi ranisti e lui all’epoca era uno dei migliori della sua categoria. Quindi prendevo spunto da lui. Era molto determinato e si allenava duramente, credeva in quello che faveva, non si tirava mai indietro a nulla. Una persona altruista”
Infine ricorda un particolare, in una gara, in cui Mattia gli cedette il posto in staffetta e di come l’abbia spronato a ritornare in acqua per nuove sfide.
“Ricordo un aneddoto: in occasione dei Campionati Regionali Emiliani, Mattia mi cedette il posto nella frazione a rana della staffetta 4x100mx. In realtà il tempo migliore era il suo, ma non esitò a farsi da parte per me. In quell’occasione vincemmo il titolo regionale. Successivamente anche se le nostre strade si divisero e non eravamo più compagni di squadra, ci siamo tenuti sempre in contatto. La voglia di ritornare a nuotare dopo 5 anni di stop in parte è stata anche per merito suo”
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