Si terrà a Londra una grande mostra sui Clash. Alla band, tra le principali della stagione punk rock e attiva dal 1976 al 1986, è dedicata l’esposizione “The Clash: London Calling” che celebrerà il quarantennale del “classico” album “London Calling” che fu pubblicato nel dicembre 1979.
Si potranno vedere oggetti provenienti dalla collezione privata dei rimanenti membri del gruppo britannico, come ad esempio testi manoscritti, vestiti di scena e foto. Tra gli articoli anche il basso fatto a pezzi da Paul Simonon e la macchina da scrivere di Joe Strummer. La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile dal prossimo 15 novembre e fino alla primavera 2020 presso il Museum Of London al Barbican Centre. E il prossimo 12 ottobre – come riporta “MusicWeek” – Sony Music pubblicherà un’edizione speciale di “London Calling”.
Pochi sanno che proprio la grafica di “London Calling” è invece ricalcata su quella di “Rock’n’Roll”, un album di Elvis Presley del 1956. Facendo a pezzi il basso – nel ritratto fotografico realizzato da Pennie Smith – Simonon ruppe pure l’orologio. La Smith lo conserva come un cimelio, il vetro incrinato, le lancette ferme alle 10:50. Pare infatti che alla fine del concerto, tenuto a New York il 21 settembre 1979, il bassista dei Clash, insoddisfatto della performance decide di spaccare il proprio basso sul palco. Da qui lo scatto della fotografa inglese, che si trova sul bordo del palco. La foto è destinato a fare il giro del mondo. La fotografa cattura la scena senza staccare le mani dalla camera. Realizza tre scatti mentre Simonon si sfoga distruggendo il suo strumento. Quello stesso basso elettrico che sarà esposto al Museo di Londra.
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