«Un attore in grado di evocare i movimenti naturali e le qualità vocali, così come l’immensa vulnerabilità dell’artista». Baz Luhrmann, che i casting ha protratto per mesi e mesi, ha scelto infine Austin Butler per interpretare Elvis Presley nel film che ne racconterà vita e carriera.
«Attraverso una serie prolungata di provini e laboratori di musica e recitazione, ho saputo senza alcun dubbio di aver trovato qualcuno in grado di incarnare lo spirito di una delle figure maschili più rappresentative del mondo», ha detto il regista, di ritorno dietro la macchina da presa dopo The Great Gatsby. Austin Butler, un giovane californiano di 28 anni, l’ha spuntata sulla concorrenza (e, pare, su Harry Styles) per la sua natura contraddittoria, per la capacità di mostrarsi fragile e forte al tempo stesso, per la voce, che sul palco di Broadway è stata applaudita più volte.
Butler non è tra i nomi più conosciuti di Hollywood. Ma le sue doti, di attore e cantante, paiono indubbie. Poco importa, quindi, che alle spalle abbia una carriera fatta di ruoli televisivi e cinematografici poco impegnativi. Butler sembrerebbe pronto per interpretare Elvis Presley nella pellicola di Luhrmann, le cui riprese prenderanno il via nel 2020. Il film, ancora senza titolo, è il primo da protagonista di Butler, storico fidanzato di Vanessa Hudgens per il quale la popolarità ha avuto inizio con serie tv come Ned – Scuola di sopravvivenza, Zoey 101, The Carrie Diaries e The Shannara Chronicles.
L’attore, che sul set di Luhrmann sarà accompagnato da Tom Hanks, scelto per interpretare lo storico manager di Elvis Presley, Tom Parker, al cinema non ha fatto granché. L’ultimo ruolo, però, lo ha ottenuto con C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino, nel quale ha interpretato la parte di Charles Tex Watson, l’omicida di Sharon Tate.