Siamo arrivati a metà del Tour de France 2019, e facendo una sorta di primo bilancio, salta all’occhio l’ottima condizione fisica e mentale di Fabio Aru. Dopo un lungo periodo buio e da dimenticare, e l’intervento di angioplastica subito nel mese di aprile, il Cavaliere dei quattro Mori si è presentato in terra transalpina senza troppe ambizioni e pressioni mediatiche, per poi arrivare ad oggi, al primo giorno di riposo, con una prima dieci giorni di tappe chiusa indenne e sempre insieme ai big di questa Grande Boucle.
Siamo passati dalla vittoria di Elia Viviani, alla maglia gialla di Giulio Ciccone, per poi arrenderci davanti all’evidenza di Vincenzo Nibali comprensibilmente scarico e ormai fuori classifica, a Fabio Aru che quatto quatto, pur non riuscendo ancora a centrare la top ten, è riuscito sempre e comunque a difendersi e ad uscire a suo modo “vincitore” anche dalle frazioni più complicate da gestire. Da La Planche des Belles Filles ai ventagli di ieri, il sardo sembra aver ritrovato la lucidità dei giorni migliori, una situazione che si fa sempre più interessante per il prosieguo di questo Tour de France.
Attualmente ricopre il 25° posto in classifica generale, che non è affatto male, anche se per quello che si è visto finora, con ogni probabilità il vero capitano della UAE Team Emirates è Daniel Martin. Così Aru potrebbe tranquillamente approfittare di questa situazione per pensare a qualche soddisfazione personale. In fin dei conti siamo solo a metà percorso della lunga strada verso Parigi, e le giornate a lui più congeniali devono ancora arrivare. L’ambizione di poter lottare per una vittoria di tappa sembra l’opzione più convincente per un definitivo rilancio e una prova di forza dopo il brutto periodo passato. Il tutto in prospettiva della Vuelta a España, da lui già conquistata nel 2015. Quindi questa seconda parte di Tour de France potrebbe rivelarsi perfetta per affinare la preparazione in vista della corsa a tappe iberica, dove Fabio potrebbe tranquillamente rivestire il ruolo di capitano e cercare di migliorarsi ulteriormente per abbandonare definitivamente mesi e mesi di buio totale, di continui attacchi e di lotta infinita tra sé e sé.
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@lisa_guadagnini
Foto: Valerio Origo