Gianfranco Pigliacampo continua a lottare tra la vita e la morta. Il benzinaio di Mosciano Sant'Angelo, in provincia di Teramo, è in coma dopo essere stato colpito da un pugno di un rom, durante una lite al distributore. Oggetto della contesa una manciata di euro.Il responsabile, qualche ora dopo il fatto, si è presentato spontaneamente in casera insieme al suo avvocato, raccontando la sua versione dei fatti: in sostanza, dice di essersi difeso da minacce, intimidazioni e da un'aggressione fisica.Le condizioni di Pigliacampo, ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Mazzini di Teramo, sono gravi ma stazionarie. Le indagini degli inquirenti sono in corso e ora un ruolo chiave lo hanno i filmati di videosorveglianza, che dovrebbero aver ripreso il litigio, il pugno, la caduta del cinquantenne e la fuga del suo aggressore, che si è allontanato senza prestargli alcun soccorso.Il 38enne rom, peraltro già noto alle forze dell'ordine, è libero ma su di lui pende il capo di imputazione di lesioni gravissime. L'uomo si era recato al distributore in compagnia di due amici italiani, un uomo e una donna (marito e moglie): la coppia sarà sentita e la loro testimonianza sarà fondamentale. E oltre alle loro parole, una rilevanza assoluta l'avranno i frame dei filmati della videosorveglianza.