Terminata la prima, lunghissima, prima settimana di Tour de France 2019. Dieci giorni entusiasmanti con la novità del giorno di riposo posto al martedì per la Grande Boucle che si è rivelata davvero emozionante e ricca di colpi di scena. Andiamo a scoprire il borsino dei favoriti dopo le prime dieci tappe.
Geraint Thomas: quello scatto in cima a La Planche des Belles Filles è rimasto ancora impresso nella testa e nelle gambe di qualcuno dei propri rivali. In quel momento è stato devastante, poi si è limitato a gestire le varie situazioni che venissero a crearsi. È il primo degli inseguitori di Alaphilippe, il primo candidato per la prossima Maglia Gialla. Se dovesse continuare così sarebbe piuttosto difficile per tutti i rivali infliggergli qualche tipo di distacco.
Egan Bernal: seconda piazza nella classifica dei possibili favoriti per il colombiano. La sfida a due in casa Team INEOS non è ancora partita. Eccellente, pur non muovendosi mai, l’inizio Tour del giovanissimo scalatore sudamericano: spesso sembra quasi costretto a doversi trattenere per non mettere in difficoltà i compagni di squadra in salita. Lo attendiamo sulle grandi vette dove potrebbe davvero sbaragliare la concorrenza.
Steven Kruijswijk: non era tra i papabili favoriti per la vittoria, poteva essere un outsider in chiave podio. L’olandese si lancia prepotentemente tra coloro che salgono dopo questa prima parte di Tour: con una Jumbo Visma in forma strabiliante (quattro vittorie di tappa), lui sfrutta la cronometro mostruosa della squadra olandese per restare a soli 15” da Thomas. Una terza piazza virtuale che non può che farlo gioire.
Adam Yates e Nairo Quintana: praticamente mai visti in salita, sono due scalatori puri che possono fare la differenza in montagna. Distacco non notevole, a patto che decidano di muoversi.
Mikel Landa: anche questa volta sarà costretto a diventare la seconda punta della Movistar. La sfortuna ci mette un gran zampino: era nel gruppo davanti ieri, con la spettacolare battaglia nel vento, poi il problema meccanico, l’ammiraglia molto indietro e i tanti secondi persi. Difficile che possa recuperare così tanto spazio (oltre 3′).
Richie Porte: per l’ennesima volta il Tour de France si dimostra un incubo per l’australiano che, nuovamente, viene sorpreso nelle posizioni non d’avanguardia del gruppo in momenti importanti. Da capire cosa farà in salita, in ogni caso il distacco è già esorbitante.
Romain Bardet: era il più atteso dei francesi, ha fatto tantissima fatica sia a cronometro che a La Planche des Belles Filles, perdendo secondi su secondi. Il suo Tour però inizierà sui Pirenei. Tutti i giorni all’attacco?
Thibaut Pinot: nove tappe strepitose, si assestava subito alle spalle della INEOS, poi il vento a rovinare tutto. Il transalpino della FDJ perde tantissimi secondi nella tappa di ieri e rovina una prima parte di Tour che era stata eccezionale.
Rigoberto Uran e Jakob Fuglsang: entrambi ieri hanno deluso e non poco, assieme alle proprie squadre. Erano nella posizione migliore prima che si aprissero i ventagli, poi sono letteralmente rimbalzati nel gruppo indietro. Indecifrabile la condizione in salita, servirà attaccare per smuovere le acque.
gianluca.bruno@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: RensP / Shutterstock.com