L’appuntamento è all’Hotel Savoy, il centro della vecchia Berlino ovest laddove prima che il Muro si sbriciolasse e nello spazio rimasto vuoto lungo i suoi confini sorgesse la nuova città della riunificazione, tutto avveniva. Lui ci va sempre, è una questione sentimentale e insieme di insofferenza verso gli edifici agglomerati intorno a Potsdamer Platz. Di fronte all’albergo c’è il Delphi, la storica sede del Forum, è lì che durante la Berlinale di venticinque anni fa Béla Tarr ha presentato per … Continua
L'articolo Béla Tarr, il linguaggio del film, il senso del mondo proviene da il manifesto.