Dopo il flop in Abruzzo e dopo il caos per il voto sul caso Diciotti sulla piattaforma Rousseau, Davide Casaleggio ha deciso di rompere il silenzio. E lo fa con un colloquio al Corriere in cui spiega qual è il futuro del Movimento: "Non ci stiamo trasformando in un partito. Questa è una semplificazione giornalistica che spesso abbiamo visto negli anni. Il filo rosso resta il voto online, anzi, noi continuiamo a votare una volta ogni venti giorni, credo sia un record mondiale per la partecipazione degli attivisti". Poi Casaleggio di fatto rivendica l'uso della piattaforma che è stata protagonista per il voto sulla richiesta per l'autorizzazione a procedere sul ministro degli Interni: "Probabilmente aumenteremo ancora di più, ma la partecipazione mi sembra abbastanza alta dal punto di vista del coinvolgimento degli iscritti, l"utilizzo di Rousseau sicuramente aumenterà".Sul voto poi ha anche espresso la sua opinione sul rischio "fazioni" all'interno dello stesso Movimento dopo il caso Diciotti: "Non penso che una votazione crei delle anime. Penso che il 100% delle persone che hanno partecipato a questa votazione hanno potuto dire la propria opinione in una consultazione importante. Penso sia un 100% unito nel fatto di sapere di poter partecipare, a differenza di qualsiasi altra formazione politica". La prossima sfida è alle Europee. Lunedì scadono i termini per autoproporsi e "abbiamo già superato il migliaio di candidati".