Willem Dafoe è uno di quegli attori a cui piace frequentare Hollywood e nello stesso tempo tenersi a debita distanza. Ha interpretato uno dei cattivi più riusciti dei cosiddetti cinecomic: impossibile dimenticarsi il Goblin nello Spider-Man di Sam Raimi. Ma è il cinema impegnato a regalargli più soddisfazioni.

Nel 1986 il sergente Elias in Platoon di Oliver Stone gli consegna la prima candidatura all’Oscar come attore non protagonista. Seguiranno niente meno che Mississippi Burning – Le radici dell’odio e L’ultima tentazione di Cristo di Scorsese. Due capolavori.

Negli anni Novanta vene chiamato da David Lynch per Cuore selvaggio e si cimenta a fianco di Madonna nel mega flop Body of Evidence. L’attore americano che adora l’Italia (nel 2005 sposerà l’attrice e regista Giada Colagrande) si rifà subito dopo con Il paziente inglese di Anthony Minghella e nel 1999 con eXistenz di David Cronenberg. Gli alti e bassi fanno parte del gioco, anche nelle carriere dei grandi attori.

Nel corso del duemila riceve la seconda candidatura all’Oscar grazie a L’ombra del vampiro, si trasferisce in Italia e si cimenta nei panni del cattivo verde di Spider-Man. Ma l’attrazione per una cinematografia più ricercata lo spinge nel mondo controverso di Lars Von Trier per il quale recita in Antichrist e Nynphomaniac. E non perde l’occasione di partecipare a Grand Budapest Hotel del visionario Wes Anderson. I colori e l’oscurità fanno parte della tavolozza creativa di Dafoe. Tutte le sfumature sono ben accette.

Il 2017 e il 2018 sono anni speciali: con Un sogno chiamato California ottiene la terza candidatura all’Oscar, mentre grazie a Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità dell’artista Julian Schnabel vince la Coppa Volpi come miglior attore alla Mostra del Cinema di Venezia. Il 24 febbraio Willem sarà in corsa, di nuovo, per l’Academy Award. Ci sono poche probabilità che alzi la statuetta (Rami Malek sembra non avere rivali), ma prima o poi vedremo l’attore americano che adora l’Italia e Pasolini stringere quel premio che si meriterebbe.

NEWS E APPROFONDIMENTI CINEMA

DALLO SPECIALE OSCAR 2019