A quarantadue anni, preda di un disincanto esiziale, sfinita dalla facilità di poter avere incontri sessuali frequenti ma senza alcun legame, conscia di essere fuori da ciò che credeva di meritare, la protagonista del memoir di Silvia Ranfagni (Corpo a corpo, edizioni e/o, pp. 156, euro 16) sceglie di avere un figlio. Una decisione che matura a tavolino, o forse sul divano dei suoi disastri, o magari per il semplice fatto di ricominciare ad avere notizie di se stessa, per …
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