Il Movimento Cinque Stelle adesso deve fare i conti con la dura realtà dei numeri: il crollo in Abruzzo ha fatto scattare l'allarme tra i Cinque Stelle che non riescono ad invertire la tendenza sul crollo dei pentastellati nei sondaggi e adesso nelle urne. Il risultato delle Regionali in Abruzzo dove i pantastellati hanno raccolto appena il 20 per cento (venti punti in meno rispetto al 4 marzo) è il segno di un Movimento che arranca e che è sempre più in diffcoltà nella gestione dell'avventura di governo al fianco dell'alleato leghista. E così adesso i fronditi riprendono fiato e contestano ai big pentastellati di governo un cambio di rotta a favore della Lega che avrebbe causato la discesa nei consensi: "Purtroppo tradire la propria identità non paga!", spiega all'Adnkronos la senatrice M5s, Elena Fattori.A questo punto, sempre la parlamentare "ribelle", rincara la dose: "Sicuramente - insiste Fattori - occorre un ripensamento delle modalità usate sin qui che hanno avuto un effetto devastante sulla natura profonda e sulla fiducia nel Movimento. Purtroppo chi lo aveva capito sin dall'inizio non solo non è stato ascoltato ma emarginato nelle azioni politiche reali. Non è ancora troppo tardi ma rischia di essere tardi molto presto". Infine, sempre la grillina, indica una nuova strada a Di Maio: "Spero che ci sia uno scatto di orgoglio da parte del mondo 5 Stelle prima delle europee per non lasciare che abbiano la meglio le peggiori destre sovraniste. La sovranità che proponeva il Movimento era un approccio diverso". Parole chiare che riaprono lo scontro tutto interno al Movimento che da questa tornata elettorale è uscito con le ossa rotte...