Una mostra a Parigi – conclusa nei giorni scorsi all’Istituto italiano di cultura dopo il lancio a Pistoia nei Dialoghi sull’uomo, dedicata alle «feste» popolari italiane viste dal fulminante occhio fotografico di Gianni Berengo Gardin – scatena considerazioni amare in questi giorni di «almanacchi, almanacchi nuovi» di leopardiana memoria, proposti dai facili imbonitori d’occasione e di governo. CIÒ CHE il grande Ernesto De Martino aveva indagato e «razionalizzato» negli anni 50, svelando l’altra faccia della nostra cultura, il suo lato …
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