La Tunisia torna in piazza, in massa, a dieci giorni dall’ennesimo rimpasto di governo, ottenuto dal premier Youssef Chaled per il rotto della cuffia. Una fiducia sudata, dopo ore di discussione e a cui Nidaa Tounes, parte (finora) della coalizione capeggiata da Ennahda, non ha nemmeno partecipato. Ieri la prima sfida l’hanno lanciata 670mila dipendenti pubblici tunisini: uno sciopero generale partecipatissimo (ha aderito il 95% dei lavoratori, affiancati da decine di migliaia di persone in tutto il paese) che rimette …
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