È stato un pomeriggio lungo quattro giorni. Tanto è durata la mobilitazione permanente che da mercoledì scorso, da quando Salvini ha provato a fare passerella nel quartiere scosso dalla tragedia dell’omicidio di Desirée Mariottini, è riuscita a cambiare di segno agli automatismi mediatici innescati dal caso di cronaca. Si scende in piazza e tutti insieme, cittadini e cittadine di diversa estrazione, si misurano con gli spettri xenofobi evocati dall’omicidio. C’è stato il momento della paura: per qualche ora sembrava che …
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