L'Italia adesso affronta lo scoglio più duro: il Def viene "processato" a Bruxelles. Dopo la lettera inviata al nostro esecutivo da parte della Commissione in cui sostanzialmente viene bocciata la manovra preparata dall'esecutivo gialloverde, è arrivata anche la risposta del ministro Tria ai rilievi avanzati da Bruxelles. Risultato? Il governo per il momento non intende retrocedere sul fronte delle misure inserite nel Def. Così oggi l'Ue si prepara a bocciare in modo formale la nostra manovra e a mettere in discussione le mosse del governo. Il collegio dei commisari europei è già riunito a Strasburgo e di fatto esprimerà la propria opinione sulla legge di Bilancio che il governo intende portare avanti. Il regolamento prevede che la Comissione possa chiedere ad uno Stato membro un nuovo Def entro due settimane.La procedura scatta quando un Paese rischia una inosservanza particolarmente grave" degli obblighi previsti ai sensi del patto di stabilità". Potrebbe essere il caso dell'Ialia. nella missiva inviata dalla Commissione al governo vengono espresse delle critiche che lasciano poco spazio alle interpretazioni: "Nel Def c'è un mancato rispetto particolarmente serio degli obblighi della politica di bilancio ai sensi del patto di stabilità". Nel corso di questo "processo" all'Italia interverranno anche il vicepresidente Dombrovskis e il commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici. Insomma adesso l'Italia è sul banco degli imputati in Europa.