La gara amichevole con l’Ucraina segna il ritorno a Genova degli Azzurri dopo 4 anni (ultimo precedente Italia – Albania 1-0 il 18 novembre 2014) e per l’occasione la FIGC, il Comune di Genova e la Regione Liguria hanno definito d’intesa una serie di iniziative per commemorare le vittime del crollo del ponte Morandi del 14 agosto scorso e riaffermare un messaggio di solidarietà nei confronti delle loro famiglie così come per tutti i genovesi, in particolare coloro i quali hanno dovuto lasciare la propria abitazione e vivono in condizioni particolarmente difficili in questo momento.
“Giocare a Genova mercoledì prossimo è una cosa molto importante e spero possa essere di aiuto alla città. Mi riempie di gioia poter fare qualcosa per Genova”, queste le parole del Commissario Tecnico Roberto Mancini, particolarmente legato alla città della Lanterna e a tutti i genovesi. “La Federazione ha sentito le autorità – ha continuato Mancini - crediamo possano essere due giornate speciali per alleviare il dolore di tutte le persone che sono state colpite da questa tragedia. I genovesi sono forti soprattutto nei momenti difficili, è una situazione incredibile e la nostra speranza è che la Nazionale possa portare un po’ di gioia”.
“Subito dopo l'atterraggio degli Azzurri a Genova, abbiamo deciso di fermarci con tutta la nazionale sotto il Ponte Morandi per un momento di raccoglimento e di riflessione”, così il dg Uva ha annunciato la prima delle iniziative decise di concerto con le istituzioni. “Inoltre abbiamo deciso di far incontrare gli Azzurri – ha proseguito Uva – all’arrivo allo Stadio ‘Ferraris’ con gli orfani della tragedia che sono stati invitati allo stadio: per loro la FIGC ha già stanziato dei fondi propri a favore di una borsa di studio per i prossimi 3 anni”.
Allo stadio ci saranno anche 100 tra bambini e ragazzi della zona rossa della città. Il giorno seguente, saranno presenti alla partita alcuni tra i cittadini che hanno dovuto lasciare la propria abitazione in seguito alla tragedia. Le squadre entreranno in campo accompagnate dai player escort che indosseranno le maglie ‘Genova nel cuore’, la stessa scritta sarà riportata sulle maglia della Nazionale personalizzata per quest’occasione particolare. Nel corso della partita, trasmessa da RAI 1, saranno fornite tutte le indicazioni per favorire le donazioni da parte dei telespettatori, mentre al 43’ verranno ricordate tutte le vittime con il coinvolgimento del pubblico.
Il Sindaco di Genova Marco Bucci dà il benvenuto agli azzurri a Genova: “Siamo impazienti di accogliere le due squadre e di assistere all’incontro. Anche questa sarà una manifestazione speciale. Per l’occasione, infatti, sono previste iniziative di carattere sociale molto importanti. Questo match è un altro bel segnale per la nostra città che sta ripartendo e che stiamo promuovendo in tutto il mondo anche attraverso lo sport. Un abbraccio alla nostra nazionale e un abbraccio agli atleti dell’Ucraina, tutti con Genova nel cuore”.
“Genova è nel cuore anche della Nazionale. - afferma Ilaria Cavo, assessore allo sport di Regione Liguria - Ringraziamo calciatori e responsabili organizzativi che hanno voluto dare un segnale forte, nella loro tappa a Genova, in ricordo della tragedia di Ponte Morandi. È bello che i campioni vogliano incontrare ragazzi evacuati e colpiti dalla tragedia per concedere loro un momento di svago, di autografi, di tifo. Scendere in campo con il logo ‘Genova nel cuore’, ideato da Regione Liguria, e già indossato dai calciatori di serie A, è un modo per tifare per la nostra città e per stimolare alla beneficenza uno stadio che ci aspettiamo gremito. Sono stata onorata di ricevere, oggi, la maglia con la firma degli azzurri ma è la maglia di tutti e andrà all'asta per Ponte Morandi”.
“Siamo molto onorati che la Federazione Italiana Giuoco Calcio abbia scelto Genova per questa partita della nostra Nazionale – afferma Stefano Anzalone consigliere delegato allo sport del Comune di Genova - È un evento importante per lo sport ma anche per la città. Ho apprezzato moltissimo la sensibilità mostrata nei nostri confronti e, in particolare, nei confronti di chi ha subito i danni della tragedia di Ponte Morandi”.