Il reddito di cittadinanza andrà solo a "chi è residente da almeno 10 anni nei confini italiani". Luigi Di Maio, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete4, puntualizza così a chi gli chiede se la misura coinvolgerà anche gli stranieri.Il vicepremier grillino e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha poi approfondito anche il funzionamento del provvedimento che dovrebbe arrivare con la prossima manovra finanziaria. Allo studio del governo non ci sarebbe un bancomat ad hoc - sul modello della social card voluta dagli esecutivi precedenti - ma la possibilità di usare "la tessera sanitaria con chip" che hanno praticamente tutti. L'importo accreditato potrà poi essere speso "negli esercizi commerciali in Italia per far crescere l'economia". "Bisogna limitare al massimo le spese fuori dall'Italia", spiega Di Maio. Che assicura: "Avremo un gettito Iva e di Pil superiore alle aspettative".Il "capo politico" del Movimento 5 Stelle non vuol sentir parlare di deficit troppo alto e ricorda che "Renzi, Letta e Gentiloni hanno fatto 192 miliardi di debiti". "E a me rompono le scatole perché ho messo 8 miliardi sulla Fornero e 10 sul reddito di cittadinanza", accusa, "Questa è la cosa assurda che non posso concepire".Ma prova a spegnere le tensioni con l'Europa: "Dobbiamo dialogare al massimo con l'Unione europea e sono convinto che l'Europa ci dirà di sì quando spiegheremo il nostro piano di investimenti e sburocratizzazione, non voglio andare allo scontro", assicura, "Se c'è una certezza a maggio è che la commissione che c'è oggi non sarà la stessa di oggi perché le elezioni europee saranno un terremoto come quello del 4 marzo in Italia".