«L’ho visto nascere, ma mai e poi mai avrei immaginato di vederlo morire». Così parla il pensionato Franco che vicinissimo al ponte Morandi ha vissuto per oltre cinquant’anni. «Era talmente sempre lì, che a un certo punto non te lo ricordavi nemmeno più», ricorda Carlo, che da bambino lì sotto ci giocava a palla. Ma il 14 agosto Brooklyn, così i genovesi lo chiamavano, è crollato. «La gente, qui, lo sentiva che c’era qualcosa che non andava»
L'articolo Genova, dove un giorno cadde il cielo proviene da VanityFair.it.