Si continua ancora a scavare tra le macerie del ponte Morandi di Genova. In un groviglio di lamierie e di ciò che resta del ponte i soccorritori stanno cercando di recuperare i corpi di chi è precipitato nel vuoto. Di fatto le speranze di trovare ancora qualcuno in vista si spengono con il passare delle ore. Intanto il premier Conte che dopo il Cdm è rimasto a Genova ha fornito un nuovo bilancio dei morti e dei feriti: "Le vittime accertate sono 38, i feriti 15 di cui 5 in codice rosso".Ma come ha annunciato ieri sera a In Onda il ministro degli Interni, è molto probabile che il bilancio possa ancora salire. Di fatto in questa emergenza che ha devastato la città di Genova c'è un altro aspetto che riguarda le 331 famiglie sfollate. Uno dei piloni rimasti in piedi del ponte potrebbe cadere e quindi più di 600 persone sono state allontanate dalle loro abitazioni. Sempre Salvini ha fatto sapere che quelle case saranno abbattute. Entro la fine dell'anno gli sfollati avranno case nuove, sempre secondo quanto riportato dal titolare del Viminale. Ma in queste ore di dolore ci sono anche storie di speranza. Alcune persone sono state estratte vive da quell'inferno di lamiere e calcestruzzo. I soccorritori sono ancora impegnati nelle ricerche e le operazioni andranno avanti per tutta la giornata di oggi. Infine va ricordato che sabato prossimo si terranno i funerali di Stato con una giornata di lutto nazionale.