Quando il ponte è crollato, il suo furgone si è accartocciato, come se fosse fatto di carta pesta, ed è rimasto incastrato tra i piloni di cemento armato del viadotto, a una decina di metri d'altezza.Un ammasso di lamiere che sembrava una trappola mortale, per chiunque vi si trovasse all'interno. Invece, il suo conducente, Gianluca Ardini, commerciante genovese di 29 anni, quasi papà, ce l'ha fatta. È il protagonista di uno dei miracolosi salvataggi dei vigili del fuoco, uno di quelli che, nella tragedia, è stato fortunato. Per ore il suo nome compariva nell'elenco delle vittime, come ha ricordato La Stampa. In realtà il giovane era ricoverato in ospedale, con una frattura scomposta e qualche lacerazione a livello della spalla, ma non in pericolo di vita.Una vita alla quale è rimasto aggrappato con tutte le sue forze, sospeso tra quel groviglio di rottami, tenendosi a dei fili. La fidanzata di Gianluca, Giulia Organo, incinta di otto mesi, sostiene che il suo fidanzato si sia salvato"per volontà di veder nascere suo figlio".Quando i pompieri sono arrivati sul posto gli hanno detto di restare immobile, "perché qualsiasi movimento avrebbe potuto scatenare un nuovo crollo". E lui non ha mosso nemmeno un muscolo, fino a quando i soccorritori non l'hanno portato in salvo, calandolo a terra, come si vede nel video girato dai vigili del fuoco (guarda il video).[[video 1565390]]Non si riesce ancora a capire bene come si sia potuto salvare: è rimasto incastrato tra le lamiere, dopo un volo di 40 metri, in bilico a una decina di metri d'altezza. Una situazione inspiegabile. Ma, come succede per ogni miracolo, non c'è bisogno di capire come e perché, ciò che conta è che Gianluca, a differenza del collega con cui viaggiava, ha avuto la possibilità di riabbracciare la compagna e di veder nascere suo figlio.