La fine dell’estate si porterà via anche le domeniche al museo gratuite. Il ministro Alberto Bonisoli ha deciso così, spiegando la sua retromarcia non soltanto con la discontinuità politica rispetto al suo predecessore Franceschini, ma con tre motivazioni surreal-situazioniste. A guidarlo, non c’è nessuna preoccupazione filosofica o di tutela (come, per esempio, un lecito e dialettico dubbio che apra alla discussione sul ruolo della cultura: il patrimonio preso d’assalto può essere a rischio stress?). Sembrano delle boutades le sue – …
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