(...) Insomma, aspettando che i più attesi della vigilia – Kluivert e Pastore – si scrollino la polvere di dosso, sugli scudi è andato soprattutto un poker che sembra davvero il simbolo di un cocktail dal sapore gustoso: Edin Dzeko e Ivan Marcano mixati a Patrik Schick e Luca Pellegrini (ma anche il più rodato Lorenzo non è andato niente male). I senatori più esperti hanno già mostrato cose importanti. Partiamo da Dzeko . Ovviamente – visto l’avversario – non è stata la doppietta a dare il senso alla sua prestazione, ma il fatto di essere sempre in partita, di saper fare gioco arretrando a centrocampo, di essere sempre al posto giusto anche quando la conclusione non è stata poi perfetta. (...) Esattamente lo stesso che ha anche Schick , 22 anni, nella prima uscita autore di una tripletta, due assist e soprattutto di una prova assai convincente per come è rimasto sempre nel gioco. «Ho grandi motivazioni e voglio dimostrare le mie qualità, facendo tante reti – ha subito spiegato a fine partita al canale del club –. Spero che tutta la squadra mi aiuterà in questo». Sul suo modo di giocare più completo, poi, la punta ceca taglia corto: «Sì, mi piace attaccare lo spazio, ma sono un attaccante, devo comunque fare gol» (...) Come quelle che dimostra il 19enne Luca Pellegrini , (...) La forza d’animo non gli manca, visto i due gravi infortuni che ha superato. Da romano e romanista, sembra essere lui l’erede della dinastia dei gladiatori locali, ed è per questo che – pur assistito dal gigante Raiola – ha detto no a Liverpool, City e Juventus , firmando fino al 2022. (...)
(gasport)