Ha confessato, l'uomo che venerdì ha ucciso Sabrina Malipiero, 52 anni, nella sua casa di Pesaro.A trovare il corpo, coperto da ferite da taglio, era stato il figlio minore della donna, Stefano, che non riuscendo a contattarla al telefono era andato a trovarla il giorno dopo. Ma quando Stefno era entrato in casa, intorno a mezzogiorno del sabato, aveva trovato la madre in un lago di sangue, ormai priva di vita. L'assassino l'aveva prima picchiata e poi colpita alla gola con un corpo contundente, probabilmente un coltello. In seguito era scappato dall'abitazione con la macchina della donna, una Daewoo Matiz nera, ritrovata nella serata di ieri, abbandonata a pochi chilometri di distanza dalla via dove era stato commesso il delitto.Nella notte, la polizia aveva fermato un uomo, un cittadino marocchino di 38 anni, cui gli investigatori erano risaliti analizzando i contatti telefonici del cellulare di Sabrina. Infatti, gli inquirenti avevano fin da subito notato che in casa non c'erano segni di effrazione, segno che la donna conosceva il suo assassino ed era stata lei stessa ad aprirgli la porta. Sabrina conosceva da poco tempo l'uomo, ma ha pensato di potersi fidare di lui, tanto da farlo entrare in casa sua volontariamente. Non è ancora chiaro il movente del delitto, che sarebbe avvenuto alle 16 di venerdì, in seguito a una discussione. Tuttavia, gli inquirenti escludono per ora che tra i due potesse esserci una relazione sentimentale.Dopo ore di interrogatorio, l'uomo, già noto alle forze dell'ordine e in particolare alla squadra antidroga, ha confessato l'omicidio e all'alba di questa mattina il pubblico ministero ha firmato il provvedimento di fermo.