Hanno bloccato l’aeroporto di Najaf, minacciato di fermare la produzione di greggio. Sono scesi nelle piazze di Bassora per arrivare fino a Baghdad: a due mesi dalle parlamentari, gli iracheni portano in strada la frustrazione che quel voto non ha assorbito. Senza governo e senza vie d’uscita dall’impasse politica, con il prezzo dei beni di prima necessità che cresce insieme al tasso di disoccupazione, i continui blackout elettrici che rendono impossibile sopportare i 48 gradi dell’estate irachena, da una settimana …
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