Una puntata di Un posto al sole ha dedicato qualche scena di un suo recente episodio alla "Giornata mondiale del rifugiato", tenutasi lo scorso 20 giugno. La cosa non è passata inosservata ed esente da critiche, tant"è che sui social è montata la polemica per quanto trasmesso sul piccolo schermo Rai.Ma, precisamente, qual è il motivo della questione? Il personaggio Michele Saviani - interpretato da Alberto Rossi - parla in radio, per l"appunto, della giornata internazionale dedicata ai migranti, in linea con le sue battaglie ideologiche: "Oltre 65 milioni di persone sono state costrette a lasciare casa, famiglia, la loro vita. Tra questi, 11 milioni sono bambini esposti al rischio di violenze di qualsiasi tipo. Immaginate che ogni minuto, cinque famiglie del vostro palazzo siano costrette a lasciare la propria casa, la propria via, il proprio quartiere a causa di una guerra o una persecuzione. Date un volto a questi numeri" le battute incriminate.E così una parte dell"affezionato pubblico della soap di Rai Tre ha manifestato la sua contrarietà al messaggio trasmesso in concomitanza con la questione immigrazione acuitasi proprio in queste settimane. Si è resa allora inevitabile la presa di posizione del capo-autore di Un posto al sole che, intervistato da La Stampa, si è difeso: "Scriviamo le storie con mesi di anticipo. Questa puntata è stata pensata per andare in onda durante la Giornata internazionale del rifugiato".