Dopo l'incidente all'Ilva di Taranto avvenuto giovedì scorso, è stato aperto un fascicolo. La Capitaneria di porto e lo Spesal (il servizio per la sicurezza sul lavoro dell'Asl), a cui sono stati affidati gli accertamenti tecnici, hanno consegnato ieri sera alla Procura della Repubblica di Taranto il primo rapporto informativo sull'incidente in cui ha perso la vita l'operaio Angelo Fuggiano, 28 anni, di Taranto. Già nelle prime ore dopo l'incidente, la capitaneria ha sequestrato la gru dello sporgente portuale della fabbrica dove si è verificata la tragedia. Sarebbero stati individuati gli eventuali responsabili tra l'azienda appaltatrice dell'Ilva in cui lavorava Fuggiano, la Ferplast, e la committente del lavoro, la stessa Ilva. Secondo quanto si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno i responsabili sarebbero sei.L'indagine è stata aperta per omicidio colposo ma non si escludono altre violazioni come quelle che attengono alla sicurezza sul lavoro. Fuggiano, insieme ai colleghi, stava sostituendo una fune alla gru del quarto sporgente, ferma da due giorni per manutenzione, quando è stato colpito alla spalla dalla carrucola usata nell'operazione. Un impatto violento che non gli ha lasciato scampo. Le condizioni di Fuggiano sono subito apparse gravissime e il 28enne è morto poco dopo, rendendo vani i tentativi di soccorso. img src=http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/content_foto_node/public/foto/2018/05/19/1526720660-ilva-taranto.jpg /