Il pontificato di Papa Francesco raccontato attraverso un film di Wim Wenders. La comunicazione mediatica del Vaticano sperimenta strade nuove. Il tappeto rosso del festival di Cannes, quest'anno, interesserà anche l'anteprima mondiale di "Papa Francesco - Un uomo di parola".La pellicosa in questione non parteciperà al concorso internazionale. Il regista ha spiegato che l'invito a girare gli è arrivato dalla segreteria per la Comunicazione della Santa Sede. Monsignor Dario Viganò, l'uomo che si è dimesso in seguito alla vicenda della lettera "manipolata" di Benedetto XVI sulla "continuità dottrinale" tra il papa emerito Joseph Ratzinger e il papa regnante Jorge Mario Bergoglio, sarebbe l'ideatore di quanto sarà possibile vedere nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.Il lancio del film riguarderà gli Stati Uniti. Poi il documentario arriverà dappertutto. Viganò è rimasto nella segreteria come "assessore", una carica creata ad hoc, per volontà del pontefice. La riforma della comunicazione iniziata deve essere completata."Nemmeno nei miei sogni più arditi avrei mai immaginato di girare un film su Papa Francesco. Quando ho ricevuto la lettera con l"invito a venire in Vaticano per discutere della possibilità di girare un film sul Papa con mons. Dario Viganò - ha dichiarato il regista tedesco a Vatican News - per prima cosa ho tirato un respiro profondo, poi sono andato a fare il giro del palazzo... ". Lo stupore suscitato dalla notizia dell'uscita della pellicola, insomma, non ha riguardato solo gli animi dei fedeli, ma lo stesso autore.Wim Wenders è diventato famoso per un genere cinematografico differente. Adesso, dopo aver accompagnato Bergoglio per le tappe del suo pontificato, ha "confezionato" immagini per una durata complessiva di un'ora e mezza. Cinque sono i viaggi dell'ex arcivescovo di Buenos Aires di cui si parlerà nel documentario. Quattro, invece, le interviste faccia a faccia tra il regista e il Santo Padre. "Un viaggio personale - quello di Wenders con Bergoglio - con al centro le sue idee e il suo messaggio, il suo lavoro di riforma e le risposte alle domande globali di oggi". Verrebbe fuori il racconto di quella "Chiesa in uscita", più attenta alle periferie ecclesiastiche ed esistenziali del pianeta che ai centri di poteri.Il film ha inizio ad Assisi. Francesco è sbarcato al cinema. Non ci resta che attendere le recensioni. img src=http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/content_foto_node/public/foto/2018/05/07/1525701853-lapresse-20180504144219-26307318.jpg /
