Igor il russo. L'ombra di Norbert Feher continua ad aleggiare sull'Italia. Dopo aver ucciso Davide Fabbri e aver seminato morte sul suo percorso che da Molinella, nella bassa ferrarese, l'ha portato in Spagna, il killer di Budrio continua a far parlare di se. Questa volta dal carcere spagnolo dove è rinchiuso dalla cattura. E dove, nei giorni scorsi, ha fatto scena muta di fronte alle domande dei pm italiani. Non facile il compito della procura emiliana. L'obiettivo è quello di esercitare l'azione penale ad aprile, chiedendo un giudizio immediato o, forse, l'udienza preliminare. Per arrivarci, i pm hanno avanzato una nuova rogatoria ai colleghi del tribunale di Alcaniz: i magistrati vorrebbero conoscere il contenuto dell'agenda e degli appunti manoscritti in italiano che le autorità spagnole hanno trovato nel furgone che il killer serbo aveva rubato per fuggire nella sua ultima ora da latitante. Tra gli oggetti rinvenuti ci sarebbero, oltre l'agenda e i manoscritti, anche alcune cartine dell'Italia, della Spagna e dell'Europa. Non è ancora chiaro, come scrive il Carlino, come Feher sia arrivato da Molinella all'Aragona. Forse è passato in Francia, facendo appello su alcuni contatti criminali. Forse è scappato in bici, forse a piedi. Chi lo ha aiutato? È questo che i pm stanno cercando di capire. L'agenda trovata sul furgone potrebbe contenere alcune risposte.
