Il 16 dicembre del 2015, alla fine della lunga cerimonia laica e affettuosa dei funerali di Mario Dondero, tenutasi nella Sala dei Ritratti di Fermo, Daniele di Bonaventura si avvicinò alla bara, inginocchiandosi, imbracciando il suo bandoneon, e con commossa devozione, discreta lentezza, iniziò a battere i tasti dello strumento e a intonare le note dell’Internazionale. Fu un momento intensissimo, che sembrava un addio a quello che per molti di noi è stato un maestro e una leggenda, della fotografia … Continua
L'articolo I giorni del maestro e del bandoneon è stato pubblicato su il manifesto.