Dati parziali, parzialissimi. Un pugno di sezioni scrutinate in alcuni casi, ma nei collegi uninominali "caldi" ci sono percentuali che non fanno dubitare sicuri successi. Tra i big spicca l'exploit di Luigi Di Maio ad Acerra: 63,8% in 10 sezioni scrutinate su 251. Ottima perfomance anche per Roberto Fico a Napoli Fuorigrotta con 58,9 in 32 su 205 sezioni. Per quanto riguarda il Pd, a Firenze Matteo Renzi al 44% con ampio distacco sul candidato del centrodestra Alberto Bagnai al 25,3 (151 sezioni su 461). Su una sola sezione su 143 Maria Elena Boschi "conquista" Bolzano: 66,3.Tante invece le sfide sul filo, anche nelle regioni rosse tra Emilia e Toscana, per molti candidati dem nell'uninominale, almeno dai primi dati reali. È il caso di Pier Carlo Padaon che al momento (13 sezioni su 293) è al 30,1 dietro a Claudio Borghi al 38,4. In bilico anche Marco Minniti a Pesaro: a 26 sezioni su 268 il ministro dell'Interno è piazzato terzo in classifica ma sul podio tra centrodestra, Pd e 5 Stelle la vittoria si gioca sul filo. Avanti Anna Maria Bezziccheri del centrodestra con il 32,4, a seguire il grillino Andrea Cecconi (coinvolto nel caso rimborsopoli) con 31,4 e quindi Minniti al 30.Potrebbe invece aver vinto al sfida di Bologna Pier Ferdinando Casini al 33,7% a 171 sezioni su 742 seguito da Elisabetta Brunelli (centrodestra) al 27,8. Quarto Vasco Errani di Leu all'8,7. Bene anche Beatrice Lorenzin a Modena al 39,2 (4 sezioni su 274). Flop per Piero Grasso nella sua Palermo: surclassato dal candidato di Forza Italia Giulio Tantillo che si attesta intorno al 40%, il leader di Liberi e Uguali ottiene il 5,95.