Non esistono aziende-Frankenstein, per quanto sovradimensionate e voraci, «troppo grandi per fallire». Lo dimostra il triste – e disastroso per i lavoratori – epilogo della Carillion, gigante dell’edilizia britannica mandata ieri in liquidazione dopo l’abbandono del tentativo in extremis di tenerla a galla. L’accordo, che prevedeva la cessione alle banche dell’equivalente del debito in azioni espropriando così gli azionisti, non è stato accettato da HSBC, Barclays e Santander perché volevano anche la spalla del governo su cui piangere. Ma il … Continua
L'articolo Carillion, il crack dell’impresa inglese si mangia 20 mila posti di lavoro è stato pubblicato su il manifesto.