Le proteste in atto in Iran sono il risultato della frustrazione della popolazione il cui potere d’acquisto è diminuito del 15 per cento in dieci anni. I cittadini della Repubblica islamica sono scesi in strada per lamentarsi del carovita, della disoccupazione, dell’inflazione, della corruzione, della mancanza di trasparenza delle istituzioni e della cattiva gestione della cosa pubblica. All’attore iraniano Babak Karimi le manifestazioni di questi giorni ricordano «le primavere arabe, che poi si rivelarono null’altro che delle manovre di cambio … Continua
L'articolo A chi conviene una crisi a Teheran è stato pubblicato su il manifesto.