Scatta la polemica dopo l'esibizione di Checco Zalone a Music, il programma su Canale 5 condotto da Paolo Bonolis, con il mondo gay che accusa il cantante pugliese di omofobia, per avere interpretato una versione rivista e corretta - come sua abitudine - di Kiss Me Licia, la siglia dell'omonimo cartone animato interpretata da Cristina D'Avena."Licia, Licia, Licia, guardaci a camicia (sic). Il ciuffo rosso e biondo: è fr*** fino in fondo", canta Zalone, in quello che è l'ultimo capitolo di una serie di interpretazioni in qualche modo legate al tema dell'omosessualità a cui ha abituato da tempo i suoi ammiratori.Tutto come al solito? Non per la comunità gay, che dopo l'esibizione si è fatta sentire, condannando il tipo di comicità proposto da Zalone."Non c’è nessuno strumento per riscattare la grettezza di Checco, qui c’è un’intera gag costruita su una presunta e schematica omosessualità, ovviamente basata sui soliti cliché, i vestiti, i capelli e l’apparenza, che infine chiama, inevitabile quasi, l’uso della parola fr*cio per dare il via a risatine da quarta elementare", si legge su Gay.it.