Il giudice Nicholas Francis dell'Alta Corte di Londra ha dato tempo ai genitori di Charlie Gard fino a mezzogiorno di domani, le 13 in Italia, per raggiungere un accordo con il Great Ormond Street hospital, in cui il bambino si trova adesso, su dove debba trascorrere gli ultimi giorni di vita. Inoltre ha deciso che, se le parti non riusciranno a trovare un accordo, il bambino sarà trasferito in un hospice, cioè un centro di assistenza per malati terminali, dove poco dopo sarà staccato il tubo della ventilazione artificiale. Dopo che i genitori, Connie Yates e Chris Gard, hanno deciso di lasciar morire Charlie desistendo dalla battaglia legale per sottoporlo a una cura sperimentale, hanno espresso la volontà di portare il bambino a casa per gli ultimi giorni in modo da trascorrerli con lui fuori dall'ospedale, ma man mano che l'udienza di oggi presso l'Alta Corte andava avanti è stato sempre più chiaro che l'ipotesi del ritorno a casa non si sarebbe concretizzata. I genitori sono stati impegnati a trovare un medico disponibile a occuparsi della ventilazione artificiale del bambino in un hospice per alcuni giorni: è appunto per questa possibilità che il giudice ha fissato la scadenza di domani.