Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Nel corso del colloquio, durato circa quarantacinque minuti, il premier ha espresso “solidarietà” per le vittime dei recenti bombardamenti russi. E “ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell’Ucraina e al popolo ucraino. Per mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura”.
“Sono molto grato all’Italia e al popolo italiano per il loro incrollabile sostegno. Insieme, possiamo arrivare a una pace giusta e rafforzare le nostre posizioni collettive”. Subito al termine del bilaterale il presidente ucraiano ha scritto in un post su X. Durante il colloquio, ha precisato il presidente ucraino, sono stati toccati argomenti “chiave” incluso “il rafforzamento della sicurezza” dell’Ucraina:”gli sviluppi globali e la preparazione per la Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina che si terrà quest’anno a Roma”.
Il leader ucraino, che alloggia presso il Parco dei Principi, è arrivato con un volo partito dalla Germania, dove a Ramstein ha partecipato alla riunione del Gruppo di Contatto, incassando un nuovo pacchetto da 500 milioni di dollari di aiuti militari dagli Stati Uniti. Il programma prevedeva un vertice a tre sabato a Villa Doria Pamphilj con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ma è stato modificato dall’annullamento della visita in Italia di quest’ultimo a causa degli incendi che hanno sconvolto la California. Confermato invece l’incontro di venerdì mattina al Quirinale tra Zelensky ed il presidente Sergio Mattarella, previsto alle 10. Il leader ucraino – a quanto si apprende – dovrebbe lasciare Roma intorno all’ora di pranzo.
Nel lungo pomeriggio istituzionale seguito alla conferenza stampa di inzio anno la premier non ha tralasciato di occuparsi dell’altro fronte di guerra, Siria e Medio Oriente. Di qui a preso le mosse una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan. Al centro del colloquio – si legge in una nota di Palazzo Chigi – “la situazione in Medio Oriente ed in particolare in Siria, a un mese dalla caduta del regime di Assad”. I due leader “hanno reiterato l’auspicio che la transizione in corso sia pacifica ed inclusiva; che assicuri pienamente l’integrazione di tutte le componenti della società siriana e che possa contribuire alla stabilità e alla sicurezza regionale”. Meloni e Erdoğan “si sono inoltre concentrati sulle relazioni bilaterali ed in particolare sulle opportunità di rafforzamento della cooperazione economica, giudiziaria ed industriale anche in vista del prossimo Vertice intergovernativo in programma nei prossimi mesi”.
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