di Amedeo Avondet
Nel cuore della Bulgaria, il mistero si infittisce attorno agli impianti dell’Arsenal Corporation. Una serie di incendi ed esplosioni continua a scuotere le strutture di questa importante azienda, specializzata nella produzione di materiale militare. L’ultimo episodio, avvenuto nel villaggio di Kran, nel comune di Kazanlak, ha colpito un impianto dedicato alla produzione di molle.
La notte di Capodanno è stata tutt’altro che festosa per i residenti della zona. Le esplosioni dall’impianto hanno interrotto i brindisi, trasformando i festeggiamenti in un momento di tensione. Video e immagini catturati dagli abitanti mostrano le fiamme in lontananza, mentre in un ristorante locale si cerca di mantenere un’apparente normalità.
I danni ai laboratori di produzione sembrano ingenti, ma l’accesso alle informazioni è severamente limitato. Secondo le autorità, questa discrezione è necessaria per salvaguardare le indagini. Nonostante il silenzio, la polizia ha confermato un sospetto inquietante: si tratterebbe di un atto di sabotaggio.
La direzione dell’Arsenal Corporation si è mostrata restia a fornire dettagli sull’incidente. Un atteggiamento che alimenta ulteriori dubbi e speculazioni su ciò che sia veramente successo.
Cosa stia realmente avvenendo dietro le porte chiuse degli stabilimenti di uno dei più grandi siti produttivi dell’Est Europa resta dunque al momento un mistero.
Il silenzio della dirigenza lascia spazio all’ipotesi di ulteriori sabotaggi o incidenti rendendo questa situazione ancora più inquietante, con una gestione della crisi che solleva più ombre che certezze.
La chiusura degli impianti fino al 6 gennaio lascia presagire che le indagini e le stime dei danni siano in pieno corso, ma le risposte tardano ad arrivare. Il giornalista freelance Andrea Lucidi e alcuni media locali bulgari hanno riportato la notizia, ma la sua portata internazionale rimane contenuta.
Nel frattempo, il “mistero bulgaro” dell’Arsenal Corporation continua ad alimentare interrogativi, lasciando i cittadini e gli osservatori con una domanda: quale verità si nasconde dietro queste esplosioni?
Sono gli stessi bulgari, fortemente filorussi, ad aver causato un sabotaggio? Si tratta di un incidente? O è l’ Ucraina stessa che sta cercando di alimentare la tensione per scatenare un conflitto globale su scala globale in un momento in cui la guerra per Kiev sta prendendo una piega critica?
Ora come non mai le autorità investigative europee dovrebbero dare delle risposte.
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