E’ stato soltanto rimandato di un giorno, ma l’accesso al secondo turno delle qualificazioni all’Australian Open è cosa fatta per Mattia Bellucci. Dopo la giornata inaugurale che ha visto andare avanti tre italiani su sei, con il derby azzurro vinto da Passaro contro Zeppieri, tocca al tennista di Busto Arsizio proseguire la corsa al tabellone principale di Melbourne. Dopo la pioggia che ha fatto slittare il suo incontro sul campo centrale della Kia Arena, il classe 2001 ha superato senza particolari patemi la wild card di casa Pavle Marinkov con un doppio 6-3 in 88 minuti, legittimando una palese superiorità nel confronto. Tra i tanti incontri, ordinaria amministrazione anche per Joao Fonseca, con il brasiliano che liquida Federico Agustin Gomez con un 6-4 6-0 in poco più di un’ora di gioco.
Vincere non è mai scontato, anche quando hai nettamente il pronostico dalla tua. Ci riesce in modo agevole Bellucci, decisamente intenzionato a dare seguito ai proclami con cui si affaccia alla nuova annata tennistica dove mette nel mirino una crescita constante sul proprio calendario. Ne fa le spese Marinkov, costretto a rincorrere già dalle battute iniziali della sfida. Tutto inutile perchè dopo aver perso il servizio in apertura, l’australiano deve preoccuparsi maggiormente di difendere i propri turni piuttosto che farsi valere in risposta, dove riuscirà a mettere a referto solo due punti nell’arco del primo set.
Mattia gioca con grandissima autorità e chiude il parziale in 41′ con due break piazzati. L’unico momento di sbandamento, se così si può chiamare, è nel quinto game del secondo set dove ha qualche difficoltà nel chiudere il gioco, offrendo addirittura la prima e unica palla break a Marinkov che sciupa. Break fallito, break subito e tanto basta per mettere la testa davanti anche in questo parziale, condito da 6 ace tirati giù dall’azzurro. Sicuramente più probante sarà il test di secondo turno contro Terence Atmane, con il francese che ha battuto Matthew Dellavedova in tre set.
C’era grande attesa anche per l’esordio di Joao Fonseca. Il carioca non tradisce le aspettative e senza sudare impartisce una sonora lezione al malcapitato Gomez, con l’argentino nelle vesti poco più di uno sparring partner. Il brasiliano, fresco vincitore delle ATP Next Gen Finals fa sul serio e chiude la pratica in poco più di un’ora, senza concedere l’ombra di una palla break. Il secondo ostacolo per l’ingresso nel main draw dell’Australian Open sarà Coleman Wong, con il tennista di Hong Kong abile a superare in tre set il kazako Dmitry Popko.
Oltre che con la sua stella classe 2006, il Brasile sorride a Melbourne anche con Thiago Monteiro, con il verdeoro che in una delle undici partite rinviate per maltempo gioca due tie-break in fotocopia per avere la meglio su Jason Kubler con un doppio 7-6(4). Avanti facile anche Marton Fucsovics, l’ungherese capace di spingersi due volte al quarto turno nel primo Slam dell’anno, nel 2018 e 2020, regola con un doppio 6-4 lo spagnolo Oriol Roca Batalla. Nessun miracolo, invece, per Cruz Hewitt. Il figlio di Lleyton paga il prevedibile scotto dell’età contro l’esperto Nikoloz Basilashvili che non fa sconti al classe 2008 e lo estromette con un 6-1 6-4.
