BEREGUARDO. È stato approvato il progetto esecutivo che prevede il rifacimento del ponte di barche. Il presidente della Provincia Giovanni Palli ha, infatti, firmato il decreto che dà l’ok ad un intervento dal costo complessivo di quasi 3,2 milioni di euro, di cui 2,1 milioni provenienti da fondi statali, 860mila da Regione Lombardia, 200mila euro dalle casse provinciali.
Ora partirà l’iter per appaltare i lavori che dovranno concludersi entro il 2025. Lavori che, spiegano da Piazza Italia, hanno l’obiettivo di mantenere in vita «un’infrastruttura storica e architettonica unica in Italia e risolvere problematiche legate all’usura dei materiali e alle deformazioni causate dai cicli stagionali del Ticino».
Da troppo tempo infatti il ponte è segnato da numerose criticità. A partire dall’assito in legno e dagli ormeggi in acciaio che sono profondamente degradati. Ma sono stati rilevati anche movimenti irregolari delle barche causati da accumuli di materiale e variazioni idriche, oltre ad una corrosione diffusa delle componenti metalliche.
«Il ponte di barche è un simbolo della nostra identità – sottolinea Palli – Con questo progetto, la Provincia conferma il suo impegno nella tutela del patrimonio e nel miglioramento della sicurezza stradale. lavori, sostenuti da un significativo impegno finanziario grazie a risorse proprie ed a fondi statali e regionali straordinari, rappresentano un investimento per recuperare il gap infrastrutturale causato da precedenti stagioni di tagli».
Le soluzioni tecniche individuate prevedono il rinforzo degli impalcati e delle superfici in acciaio, la sostituzione del piano viabile in legno con materiali resistenti e a bassa manutenzione, la regolarizzazione del piano di appoggio delle barche e l’installazione di nuovi giunti di dilatazione. Si dovranno smontare le chiatte, trasferirle in cantiere, rifarle e poi riposizionarle.
«L’attenzione per le infrastrutture è al primo posto della nostra programmazione – precisa Palli –. Lo testimonia la pianificazione messa in campo, in particolare per i ponti del territorio. Questo intervento si inserisce in un piano più ampio che, nel 2023 e nel 2024, ha visto coinvolti numerosi assi stradali ed oltre cento infrastrutture strategiche».
Per il presidente «il risanamento del ponte rappresenta un esempio tangibile di come intendiamo agire». «Da un lato, costruire una programmazione strategica per intervenire sugli assi infrastrutturali più critici. Dall’altro, tradurre in realtà progettualità ambiziose che possano valorizzare il territorio. Con questi lavori, che troveranno il loro svolgimento lungo tutto il 2025, ribadiamo il nostro impegno a costruire una Provincia più attenta, funzionale e proiettata verso il futuro, preservando al contempo il valore storico e simbolico delle sue opere più emblematiche». —
Stefania Prato