Il Torino ha fatto un netto salto indietro nelle aspettative. Dopo un inizio di campionato in cui i granata avevano toccato il primo posto in classifica, è arrivato l'infortunio di capitan Zapata. Poi, ci sono state una serie di sconfitte e di prestazioni poco esaltanti. Il Toro ha perso sicurezze e identità. Nelle ultime gare, però, è arrivata una crescita da non sottovalutare in vista del girone di ritorno. I granata hanno vinto contro l'Empoli con una gara di carattere, poi la deludente sconfitta con il Bologna e la rimonta di orgoglio ad Udine. Il Torino rimane una squadra con notevoli difficoltà, costruita male e con poche alternative. In vista del nuovo anno, Toro News vi propone cinque cose che potrebbero arrivare a Torino. Il Torino ha due dei migliori giocatori in rosa ai box. Duvan Zapata e Perr Schuurs si sono rotti il crociato. L'olandese si è infortunato a novembre del 2023, mentre il colombiano nella gara di San Siro contro l'Inter di questa stagione. Il ritorno del difensore ex Ajax è ancora un punto interrogativo. È stato operato nuovamente la scorsa estate, ma poi quando sarebbe dovuto rientrare ha patito ancora dei dolori al ginocchio. L'attaccante è una pietra angolare di questa rosa per la caratura tecnica e morale. Anche lui ha subito un'operazione chirurgica nei giorni immediatamente successivi all'infortunio. Per entrambi, si spera che il 2025 possa essere l'anno giusto per il ritorno in campo. Il contratto di Davide Vagnati è in scadenza, così come quello di Ruggero Ludergnani. I due dirigenti, che avevano fatto grande la Spal, si sono ritrovati in Piemonte. Se il responsabile del settore giovanile granata ha portato a Torino un'innovativa visione sulla gestione del vivaio granata, riportandolo ad un buon livello, Vagnati non sempre è stato in grado di costruire delle squadre che potessero ambire a traguardi ambiziosi. Il Torino di quest'anno ha sostituito Bellanova con Pedersen e Rodriguez con Masina. Coco ha ben figurato, ma non si può certo dire che sia al livello di Buongiorno. Il vero colpo è stato Adams in attacco, ma il reparto offensivo manca di alternative di qualità. Infine, le voci su un cambio al vertice del Torino si susseguono da inizio stagione. Prima Cairo ha negato, poi ha sembrato fare un'apertura in questo senso: "A settembre 2025 farei 20 anni. Se il 2 settembre sarò presidente saranno vent’anni. Non voglio vendere il Toro, sono molto legato per la passione. Poi ho detto che se qualcuno più ricco o più bravo di me arrivasse con la voglia di fare meglio, io sarei disponibile a vendere. Non voglio rimanere a tutti i costi, ma al momento non è venuto nessuno". Infine, ha aggiunto: "Red Bull e arabi? Storia totalmente inventata dai giornali, in particolare da La Stampa, ho parlato anche con il direttore che era convinto di avere fonti certe, ma gli ho spiegato che è impossibile". Ebbene, il malcontento è diffuso nell'ambiente Torino. La dirigenza non ha rinnovato. Non è impossibile che quest'anno possano avvenire dei cambi al vertice della società granata. Il Torino aspetta da decenni un centro sportivo moderno e all'avanguardia per le proprie giovanili. I granata, al contrario dei cugini bianconeri, fanno allenare e giocare le proprie squadre del vivaio in diversi luoghi della città e della prima provincia torinese. E nessuno di questi campi è di proprietà del Toro. L'obiettivo per quest'anno è inaugurare definitivamente e rendere agibile per la prossima stagione calcistica il Robaldo, il centro sportivo di strada Castello di Mirafiori, dotato di quattro campi per le giovanili del club. La società granata vorrebbe riunire tutto il settore giovanile maschile e femminile, con la Prima squadra, nel giro di 15 minuti di auto, dando come basi il Robaldo e il centro sportivo di Orbassano. Lo Stadio Olimpico-Grande Torino è la casa del Torino FC. I granata nell'antico impianto di Santa Rita giocano le partite in casa dal 2006, prima in condivisione con la Juventus e poi da soli dopo l'inaugurazione nel 2011 dello Juventus Stadium sulle ceneri del Delle Alpi. Il Torino affitta dal Comune lo stadio per il canone di 500 mila euro annui. Sull'Olimpico-Grande Torino gravitano delle ipoteche, che non favoriscono sicuramente l'acquisto da parte del club o di un possibile acquirente. Il sindaco della città, Stefano Lo Russo, ha di recente commentato in questi termini la vicenda: "Quello che fa bene al Torino fa bene a Torino, dentro questa cornice noi come comune stiamo lavorando per dare corpo al progetto della cittadella del Toro, che ha tre grandi pilastri: il Fila, il Robaldo e lo Stadio. Quest'ultimo ha un problema strutturale legato alle ipoteche che abbiamo ereditato, ma ci stiamo lavorando per aver maggior agibilità e pensare al futuro". È evidente che una possibile cessione dello stadio da parte del Comune possa favorire anche una possibile trattativa per la cessione del Torino FC. Ricordando, comunque, che sia il Comune che la Regione Piemonte già erano stati protagonisti della ricostruzione del Filadelfia, contribuendo in misura decisamente maggiore rispetto alla società di Urbano Cairo. Nel 2025 il contratto di affitto tra il Torino e il Comune andrà in scadenza. Ad ogni modo andrà presa una decisione su questo tema. Il Torino negli ultimi anni ha fatto sbocciare una serie di talenti, uno su tutti Alessandro Buongiorno. Anche quest'anno sono diversi i giovani granata che si stanno mettendo in mostra. Sicuramente c'è Alessandro Dellavalle che sta ben figurando a Modena in cadetteria, dimostrandosi pronto per il grande salto tra i professionisti. Poi, Njie ha trascinato i ragazzi di Vanoli in diversi momenti di difficoltà. La sua rete con il Como è stata decisiva per la vittoria contro i lariani. Savva l'anno scorso aveva fatto bene con Juric, ma si è procurato un lungo infortunio e anche nel suo caso non c'è ancora una data per il rientro in campo. Infine, va citato Aaron Ciammaglichella, che in estate aveva attirato su di sé le attenzioni di top club stranieri come il Feyenoord e che ha fatto il suo esordio in Serie A nella vittoria casalinga contro l'Atalanta. Sono diversi i calciatori da attenzionare, senza dimenticare alcuni della Primavera come Gabellini, che potrebbero esplodere nel 2025.